Roberto Bello, CEO Heron Yacht, ci svela come “sente” il cantiere

Come giudica i primi due anni di attività per Heron Yacht? Quali i riscontri ricevuti dagli appassionati del brand?

Devo dire che sono stati molto faticosi e la strada da percorrere è ancora lunga. Lavoriamo con lo spirito di migliorarci sempre per raggiungere l’obiettivo di riuscire a convincere il mercato che il nostro prodotto è veramente innovativo. I nostri yacht sono progettati appositamente per offrire ai nostri potenziali clienti esperienze uniche anche in termini di design. Per questo voglio ringraziare l’intera squadra che lavora ai progetti poichè stà dimostrando grande impegno e professionalità in ogni occasione. La nostra soddisfazione stà nella consapevolezza di aver aperto una nuova strada nel settore nautico. Il pubblico ci premia con il suo interesse e ad ogni manifestazione fieristica ci dimostra di apprezzare sempre di più i nostri prodotti.

 

Come le appare il nuovo “armatore tipo” del periodo post-crisi?

Gli armatori e aspiranti tali sono molto più coscienti e competenti, hanno chiaro in mente ciò che desiderano e sono molto preparati tecnicamente.

 

Programmi futuri a breve ed aspettative per i prossimi Saloni di Cannes e Montecarlo?

Stiamo procedendo con la produzione del nuovo Heron 38 che, secondo i nostri piani, dovremmo presentare a Napoli al prossimo Nauticsud. Siamo inoltre al lavoro sullo sviluppo di un 45’ e sul progetto di un gommone. Relativamente a questo argomento non posso ancora svelare nulla.

Dai prossimi Saloni di Cannes e Montecarlo mi aspetto delle conferme per acquisire ancora più consapevolezza che la rotta intrapresa possa essere quella giusta.